giovedì 13 giugno 2013

Kermesse a Casali

Festa del grano 2013 a Casali di Faicchio (BN)


Dimostrazione pratica di come si mieteva una volta con la falce.

Musica e canti popolari durante la manifestazione

Cartina stradale che aiuta a raggiungere più facilmente Faicchio in provincia di Benevento

Immagine in linea 1
Stand durante la manifestazione 
La Festa è volta a ricreare il valore della cultura contadina tipica dell’entroterra sannita degli anni ‘50 e dei decenni successivi. In particolare a far vivere il ciclo del grano:

- dall’aratura alla semina, 

- dalla mietitura alla trebbiatura, 

- dalla trasformazione del seme in farina a prodotti come pane e pasta, che sono alla base della salutare dieta mediterranea, famosa in tutto il mondo, e ai tanti altri prodotti derivanti da tale trasformazione, che deliziano il palato e allietano le nostre tavole.

Tutto il ciclo viene rappresentato da scene tipiche della vita agreste di un tempo, che creeranno un’atmosfera particolare e coinvolgente. 


Aratura con bovini prima della semina del grano.
Mietitura del grano a mano con la falce. Così si è sempre fatto  fino a pochi decenni fa.

Durante la mietitura si faceva colazione nel campo.


Mietitrice meccanica, di epoca piuttosto recente.


Semina del grano con mezzi meccanici.

Panorama da Ovest di Faicchio (3.700 abitanti, in provincia di Benevento).

Anche la frazione “Casali” si trova ad Ovest del centro abitato, alle falde del Monte Monaco di Gioia.


Il territorio  di Faicchio è stato abitato sin dalla preistoria come testimoniano alcuni reperti rinvenuti in zona e che sono attualmente conservati nel museo del Sannio a Benevento.

Probabilmente fu sede di un insediamento romano, come testimoniano i resti di un acquedotto romano, di un criptoportico e di un ponte di tale epoca.


I muli, muniti di bardatura, sono stati molto utilizzati anche per il trasporto dei covoni di grano.






Il mulo, incrocio tra l’asino e la cavalla, è stato per millenni un preziosissimo e spesso insostituibile mezzo di trasporto.

È stato un animale diffuso fino a pochi decenni fa. Ancora oggi lo si vede talvolta utilizzato 
specialmente dove non esistono strade rotabili. 

Robusto, ha passo lento e sicuro ed è capace di trasportare pesi rilevanti anche per luoghi impervi, come lungo i pendii montagnosi.







Le persone anziane faranno un passo indietro nel tempo, ricorderanno momenti della loro giovinezza, mentre per i bambini e i giovani sarà un vero e proprio percorso didattico e la possibilità di vivere esperienze uniche consolidando il legame generazionale.
I quattro giorni della Festa del Grano 2013 saranno storia, cultura, folklore, alla riscoperta e alla difesa del valore della terra e dei suoi prodotti.

Primordiale trebbiatura del grano, che veniva battuto con la mazza per separare i chicchi dalla paglia.






Fino alla prima metà del secolo scorso, non è stata infrequente la trebbiatura del grano con il calpestio dei cavali, come in questa foto del 1935.  







Ecco una delle prime trebbie a venir azionata da un motore a scoppio. Aveva dimensioni molto ridotte rispetto a quelle che furono realizzate successivamente. Veniva trasportata a spalla da 4 persone.

Quando venivano utilizzate le prime trebbie a motore, era poi utilizzato anche il ventilatore a mano (qui nella foto) che serviva a separare i chicchi di grano dalla pula.

Trebbiatura con una macchina più grande, trainata su ruote. Questa macchina separava anche i chicchi di grano dalla pula e veniva affiancata da una imballatrice quando si voleva sistemare la paglia in balle.

Trebbia azionata da un motore a vapore, che funzionava a carbone fossile.


Mietitrebbia, macchina più recente di quelle viste innanzi.


Essendo una “festa”, durante la manifestazione, la cui organizzazione viene curata dalla Pro Loco Casali di Faicchio, non mancheranno intrattenimenti musicali per rendere ancora più festosa l’atmosfera.
Saranno anche allestiti stand gastronomici, che consentiranno di gustare gli antichi sapori di una volta grazie ai piatti tipici tramandati di generazione in generazione.

Inoltre sono previsti:
     Una fiera espositiva di attrezzature agricole e prodotti tipici.
     Un convegno su “Agricoltura e Ambiente, risorse per lo sviluppo del nostro territorio”.
     La rappresentazione del processo dell’aratura e della semina del grano dagli anni 50 ad oggi.
   La rievocazione della mietitura e della trebbiatura del grano dagli anni 50 ai giorni nostri.
     Il raduno di auto e moto d’epoca al campo sportivo con tour nella Valle Telesina e ritorno in Piazza Annunziata per Benedizione Mezzi; infine ritorno al campo sportivo.
     Il raduno di trattori d’epoca.
     I giochi della tradizione nella “cultura contadina”.



Raduno di moto d'epoca durante la manifestazione.


Auto d'epoca


Trattori d'epoca

Dell'elemento base nell'alimentazione, il grano, di cui oggi si discute tanto, e non solo per le necessità del Terzo Mondo, esiste una recente trattazione: un ottimo libro di Nicolino Lombardi, preside dell’l’ISISS di Piedimonte Matese (CE), che comprende l’Istituto Tecnico Agrario e l’Istituto Tecnico Industriale.



Nicolino Lombardi, che si è sempre fatto apprezzare oltre che per impegno e competenza, anche per la sua vicinanza e la sua attenzione al mondo rurale, con il suo libro “La Battaglia del Grano, gli uomini e le macchine del Sannio”, ha voluto (e saputo) suscitare grande attenzione per l'argomento affrontato, con una trattazione avvincente corredata da numerose immagini.

La coltivazione del frumento risale ad un'età molto remota: 10.000 – 15.000 anni fa, ed anche prima.

Quella del grano (o meglio del pane) è una battaglia antica, legata alla stessa sopravvivenza della specie umana, una battaglia che continua tutt'oggi con una crisi economica che ha investito il mondo e che costringe i popoli più ricchi a tagliare il superfluo e riduce alla fame le popolazioni più povere. 

È sostanzialmente imputabile alla fame la migrazione delle genti.

La storia, oltre a momenti di prosperità e di floridezza, racconta di carestie e di fame, ed oggi, alla luce di quanto sta succedendo in Italia e nel mondo, si torna a parlare di pane, ossia di quel prodotto che da millenni rappresenta l'alimento principale delle masse popolari, del pane che viene dal grano e del grano che spesso è mancato.


                                                       emidiocivitillo@gmail.com



Nessun commento:

Posta un commento